Nel corso degli anni ho seguito diversi studenti universitari provenienti da diverse facoltà e sostanzialmente tutti erano accomunati dallo stesso problema: pochi o nessun esame per semestre e scarso rendimento generale. Le emozione riportate dai ragazzi in merito alla loro esperienza di studio sono generalmente: frustrazione, tristezza, paura e talvolta rabbia; questi vissuti emotivi sono facilmente comprensibili se si considera quanto tempo ed energie gli studenti dedicano allo studio a fronte di risultati spesso deludenti, senza contare l’impatto del fallimento di un esame sulla stima di se, sul rapporto con amici e famigliari, sulla visione prospettica del futuro. I pensieri che affollano la mente di questi ragazzi sono tipicamente:
  • non sono abbastanza intelligente per l’università
  • non ho abbastanza memoria
  • ho sbagliato facoltà
  • ho sbagliato a voler continuare gli studi
  • forse è meglio rinunciare, non finirò mai
  • sono solo un peso per la mia famiglia
  • gli altri sono tutti più avanti di me, evidentemente sono sbagliato io
  • non concluderò mai nulla
Questi sono solo alcuni esempi, ma credo bastino per rendere l’idea.
Sicuramente è possibile aver scelto una facoltà poco adatta ma, tranne per rare eccezioni, posso dire che qualunque studente diplomato con la giusta motivazione può portare a termine il percorso universitario, anche nel caso non ne sia particolarmente entusiasta: il vero problema infatti risiede sostanzialmente nel metodo di studio e non nelle propria “intelligenza” o memoria.
Durante tutto il percorso di formazione, a partire dalle elementari fino al diploma di maturità, la scuola insegna moltissime materie, tutte estremamente utili a dire il vero, tuttavia non esiste un corso che insegni ad imparare, che insegni un metodo per apprendere; non sto parlando di tecniche di memorizzazione, che sono molto utili e che possono semplificare di molto la vita dello studente (mi riprometto di scrivere un articolo specifico a riguardo), ma della semplice quanto necessaria organizzazione del processo di apprendimento, adeguata alle specifiche caratteristiche di attenzione e memorizzazione spontanea del singolo allievo.
Da questo punto di vista ho notato una grande variabilità soggettiva, ma tutti alla fine trovano il modo giusto per approcciare lo studio e di fatto a sostenere e superare gli esami.
Quindi, per rispondere alla domanda “Posso imparare come si impara?”, la risposta è sì, puoi imparare a studiare bene e meglio!