Fobia sociale

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La fobia sociale, nota anche come disturbo d'ansia sociale, è un disturbo d'ansia caratterizzato dalla paura intensa e persistente di situazioni sociali o di prestazione in cui una persona si sente osservata o giudicata dagli altri. La paura può essere così grave che interferisce con la vita quotidiana, le relazioni e il lavoro.

I sintomi della fobia sociale possono essere sia fisici che psicologici, tra cui:

  • Ansia intensa e persistente in situazioni sociali
  • Paura di essere giudicati, umiliati o imbarazzati in pubblico
  • Evitamento di situazioni sociali o di prestazione
  • Difficoltà a stabilire o mantenere relazioni interpersonali
  • Sudorazione, tremori, arrossamento, palpitazioni e altri sintomi fisici associati all'ansia
  • Bassa autostima e sensazione di inadeguatezza
  • Preoccupazione eccessiva per gli eventi sociali futuri

La fobia sociale è uno dei disturbi d'ansia più comuni. Secondo studi epidemiologici, la prevalenza a vita della fobia sociale varia tra il 5% e il 12% nella popolazione generale, con una prevalenza a 12 mesi tra il 2% e il 7%. La fobia sociale è più comune nelle donne rispetto agli uomini e di solito si sviluppa durante l'adolescenza o la prima età adulta.
Il trattamento per la fobia sociale può includere terapie psicologiche, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), e/o farmacologiche. Il sostegno sociale e l'auto-aiuto possono anche essere utili per gestire e superare il disturbo.


La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è uno degli approcci terapeutici più efficaci nel trattamento della fobia sociale o disturbo d'ansia sociale. La CBT si basa sull'idea che i pensieri (cognizioni) e i comportamenti di una persona influenzano reciprocamente le emozioni e il benessere generale. Gli interventi CBT per il disturbo d'ansia sociale si concentrano su diversi aspetti del problema, inclusi i pensieri irrazionali, i comportamenti di evitamento e le abilità sociali. Di seguito sono elencate alcune delle principali tecniche utilizzate nella CBT per il trattamento della fobia sociale:

Ristrutturazione cognitiva: Questa tecnica mira a identificare e modificare i pensieri negativi o irrazionali che contribuiscono all'ansia sociale. I pazienti sono incoraggiati a sfidare tali pensieri e sostituirli con pensieri più realistici e adattivi.

Esposizione graduale: L'esposizione graduale implica affrontare progressivamente le situazioni temute in modo controllato e strutturato. Questo aiuta la persona a diventare meno sensibile alle situazioni sociali e a imparare a gestire meglio l'ansia.

Role-playing e prove comportamentali: Queste tecniche aiutano i pazienti a sviluppare e migliorare le loro abilità sociali e di comunicazione. Il terapeuta e il paziente possono simulare situazioni sociali temute e praticare risposte e comportamenti adeguati.

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Training all'assertività: Il training all'assertività insegna ai pazienti a esprimere i propri sentimenti, bisogni e desideri in modo appropriato e rispettoso, aumentando così la fiducia in se stessi e riducendo l'ansia sociale.

Tecniche di rilassamento: Le tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda e la rilassamento muscolare progressivo, possono aiutare a ridurre i sintomi fisici dell'ansia e a promuovere il benessere generale.

Terapia di gruppo e supporto tra pari: Partecipare a sessioni di terapia di gruppo o a gruppi di sostegno per persone con fobia sociale può offrire l'opportunità di condividere esperienze, imparare da altri che affrontano sfide simili e praticare abilità sociali in un ambiente sicuro e di supporto.

Mindfulness e terapia basata sulla consapevolezza: Questi approcci aiutano i pazienti a focalizzarsi sul presente e ad accettare i propri pensieri ed emozioni senza giudizio, riducendo l'ansia e migliorando la capacità di affrontare le situazioni sociali temute.

L'approccio CBT utilizzato per il trattamento della fobia sociale può variare a seconda delle esigenze individuali del paziente e della gravità del disturbo. Di solito, la terapia viene condotta su base individuale.
E’ possibile utilizzare la metodologia EMDR per coadiuvare la terapia CBT al fine di individuare eventuali ricordi traumatici che possono essere alla base del disturbo d’ansia, così da elaborarli e disattivare la loro influenza nella vita presente, liberando la persona dal disturbo.


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